Quando incontro la sarta Maria Luisa, la trovo nel laboratorio di taglio e cucito che ha ricavato nel sottotetto della sua casa. Boccoli rosso scuro le incorniciano il volto e un sorriso appena accennato appare sulle sue labbra mentre cuce l'orlo di una gonna. La radio suona musica italiana degli anni passati e pare di fare un salto indietro nel tempo. Abbasso il volume e Maria Luisa inizia a raccontare.
Racconta della sua infanzia trascorsa in provincia di Gorizia, della sua famiglia: papà meccanico e autista di corriere, mamma operaia in un cotonificio della zona.
Racconta soprattutto del momento in cui capì che fare la sarta era il suo mestiere.