Ci avviamo dalla parrucchiera per trucco e parrucco con l'animo tranquillo di chi si è lasciato alle spalle mezza giornata di fitting e di organizzazione paragonabile agli esami d'ammissione alla scuola della divina arte di Hokuto.
Insomma, l'animo tranquillo di chi è scampato alla muerte.
Ma mentre si è sedute sulla poltrona della parrucchiera sotto un getto refrigerante di aria condizionata uno strano tarlo comincia a scavarci in testa: e mo' come ci arrivo al municipio di Pozzuolo del Friuli con sto' caldo? Non mi si squaglia il trucco? Non mi esplode l'acconciatura?
Io, nello specifico, non faccio in tempo a cominciare ad agitarmi che la makeup artist mi mette il fondotinta in faccia... Con il pennello!
Vi siete mai messe il fondotinta con il pennello? No? Vi assicuro che la reazione è questa!
Fortunatamente è ormai il tardo pomeriggio quando usciamo dalla parrucchiera e il clima ci è decisamente più amico.
Prendiamo in mano il programma con la tabella di marcia con l'idea di ripassarlo ma Elena pensa bene di farcelo ripassare a modo suo:
La prima che tocca i vestiti le taglio le mani, solo Franca e le vestieriste possono farlo.
Voi dovete rimanere in fila nell'ordine prestabilito per le uscite e se sgarrate chiamo Chuck Norris a rimettervi al vostro posto.
Mi sono spiegata???
Le scarpe per le uscite le trovate sotto le sedie con il vostro nome scritto sopra, non voglio vedere tacchi in giro per la stanza!
E, per l'amor del cielo, VELOCI che non siamo alla bocciofila! Qua si è leste! Chi si ferma è perduta!
Tutto questo mentre Maria Luisa, con la flemma di un Maestro Zen, organizzava e preparava il rinfresco nella hall del municipio e ci approvvigionava di acqua fresca.
...che non ci bastava mai...
Poi arriva la doccia fredda, che in questo caso avrebbe dovuto farci piacere ma è riuscita solo a farci reagire così.
L'ultimo turno dovrà sfilare coi cappotti, capi di alta sartoria su misura e resi con le migliori lane che sarebbe un OMICIDIO tenere sulle grucce.
Sì, ma sarebbe un omicidio anche farceli indossare a Giugno!!!
Finalmente comincia la sfilata, con i canonici 30 minuti di ritardo... E comincia il delirio, complici anche le due rampe di scale che dovevamo fare per raggiungere la passerella, e coi tacchi non è facile scendere e salire le scale per essere pronte per tempo per la propria uscita.
Rara immagine di repertorio di come scendevamo le scale.
Fortunatamente il presentatore (Enrico, e cogliamo l'occasione per salutarlo e ringraziarlo) è stato bravissimo a prendere il tempo necessario per permetterci di assemblarci come si deve.
Complice anche la giacca di paillettes argentate che indossava e che era un autentico Eyecatcher!!!
No, Enzo, Enrico era stilosissimo e stacce!
Urla dalle scale, noi che facevamo i gradini con la stessa maestria di camminatrici sulle uova, vestieriste che ci inseguivano per allacciarci-abbottornarci-zipparci gli abiti addosso, nuvole di lacca spruzzate al volo che nemmeno un ninja, bambini e bambine sovraeccitati ma con il controllo emotivo di un giocatore di poker navigato, Maria Luisa che domanda “ma cos'è tutto questo baccano, ragazze?”...
Oltre 60 capi sfilati in 40 minuti netti senza troppi intoppi o inciampi (che è la cosa più importante!)
Gente bella, questa cosa dobbiamo rifarla...
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